Geomorfologia

La geomorfologia(GL), dal greco (ghē), Terra e (morfé), Forma, è la scienza che si occupa di studiare la morfologia della Terra e cioè le forme del territorio, la loro origine ed evoluzione. Le forme e i relativi depositi, unici e spettacolari per l’area e per la regione abruzzese, si rincorrono da ovest verso est, regalando una ritmicità unica al paesaggio: monti, vallate, fiumi, forre, inghiottitoi, grotte e sorgenti coniugano numerose bellezze geomorfologiche, e rappresentano un unicum del panorama appenninico adriatico. Antichi ghiacciai, valli ricche d’acqua, frane imponenti, sia sui versanti calcarei che su quelli argillosi, climi caldi, grotte e… l’uomo, scolpiscono in maniera ed in tempi diversi il territorio dell’Aventino – Medio Sangro. Le forme geomorfologiche principali, presenti nell’area Aventino-Medio Sangro, possono essere ricondotte per semplicità a tre diversi ambiti e precisamente montano, collinare e fluviale (vedi Carta Geologico-Turistica allegata). L’ambito montano è caratterizzato da forme carsiche, glaciali e gravitative. Alle dorsali imponenti, sono contrapposte piane dolci e regolari, e fondi piatti, in cui piccoli torrenti scorrono fino a scomparire in prossimità di “inghiottitoi”, raccontando nuove storie geologiche. Nell’ambito montano sono presenti evidenti fenomeni carsici, sia con forme epigee che ipogee. Straordinarie ricchezze di grotte e cavità carsiche sono ben conservate, come la Grotta del Cavallone, detta anche Grotta della Figlia di Iorio, che si apre a circa 1470 m di quota nel Vallone di Taranta ed ha uno sviluppo di 1300 m. Altre cavità come le grotte del Bue e dell’Asino, la Grotta di Caparra sulla Montagna di Civitella Messer Raimondo, la grotta S. Angelo a Lama (1200 m) e la grotta della Civetta caratterizzano in maniera univoca questa porzione di territorio…e tante sono ancora da scoprire insieme a Voi… Le forme glaciali sono caratterizzate da piccoli resti di antichi circhi glaciali. Le forme gravitative (frane) sono molte e presenti lungo la zona di raccordo tra l’ambito montano e quello collinare. La più nota è la frana di Lettopalena, avvenuta circa 5000 anni fa, e che ha deviato il corso del Fiume Aventino. L’ambito collinare è caratterizzato da forme gravitative e fluviali (calanchi). Caratteristica forte di questo territorio è il continuo sali e scendi di colline in argilla(GL) (colorate, da rosso mattone a verde), e rocce arenacee e calcaree. Come tasti di un pianoforte fuoriescono dalle argille i blocchi calcarei. Questi alti, lisci e verticali, permangono saldi nelle argille a proteggere nel tempo la storia geologica di uomini, tra leggende e culture del territorio. L’ambito fluviale, caratterizzato dall’idrografia superficiale, è altamente suggestivo, perché contraddistinto dalla presenza di due importanti fiumi: il Fiume Aventino ed il Fiume Sangro. Lo scorrere delle acque ed il loro suggestivo fruscìo ci fanno volare nel tempo riportandoci a paesaggi ricchi di acque, che fuoriuscivano dalla Majella. Forme e depositi fluviali antichi sono ben osservabili negli abitati di Civitella Messer Raimondo dove ghiaie(GL) e ciottoli di conoide fluviale raccontano storie di antichi fiumi.